RECENSIONE - Una volta che si ha il desiderio di recensire il libro "Eva Luna" di Isabel Allende, trovo che non sia semplice decidere da dove iniziare. C'è davvero tanto da dire perché tanto viene raccontato nelle pagine di questo romanzo che si incastra a perfezione nella tradizione spagnola del genere picaresco. Si tratta infatti, per i capitoli che riguardano la protagonista Eva Luna, dell'autobiografia di un personaggio fittizio nato in condizione indigenti, rimasto orfano e che cresce affrontando negli anni una serie di vicissitudini da cui riesce ogni qualvolta a uscire indenne grazie alla sua furbizia da "pícaro", ossia da briccone. Un'analisi che calza a pennello per descrivere la storia di Eva Luna che Isabel Allende alterna alla narrazione della vita di Rolf Carlé, un giovane austriaco che dall'altra parte del mondo vive esperienze completamente diverse da quelle di Eva. Episodi macabri e di violenza lo segnano, senza tuttavia condizionare la sua coscienza. Eva Luna e Rolf Carlé conducono due esistenze separate che corrono come binari paralleli per gran parte del libro, ma destinate a intrecciarsi nel finale.
Non importa che l'epilogo sia anche abbastanza prevedibile. Il romanzo riesce a coinvolgere perché pullula di personaggi e situazioni bizzarre a cui ti affezioni o che solleticano irrimediabilmente la curiosità del lettore. Difficile non apprezzare la fierezza di Consuelo, la madre di Eva, o non rimanere sbigottiti dinanzi alle stramberie del vecchio Professor Jones. Complicato è riuscire a non odiare Lukas Carlé, il padre di Rolf, non subire il fascino di un personaggio orgoglioso come Huberto Naranjo, non provare tenerezza per il buon Riad Hilabi. E poi quella matta della madrina, Elvira che dorme in una bara, l'inconsolabile Zulema e tanti altri personaggi che Eva incontra durante il suo percorso e restano nel bene o nel male nel cuore o nella memoria del lettore.
"Eva Luna" è dunque un po' una storia corale. È un romanzo di formazione che si prodiga a narrare la maturazione di una bambina che gli eventi rendono una donna consapevole di sé, forte e autonoma. "Eva Luna" è tante cose: è anche un libro che col pretesto delle peripezie di una ragazzina, svela e denuncia i retroscena storici di un periodo politico critico nel Sudamerica. È una storia capace di trattare argomenti importanti come il valore dell'alfabetizzazione e temi delicati come la transessualità attraverso l'adorabile personaggio di Melecio/Mimì. Ci sono anche storie nella storia perché Eva Luna viene spesso presentata come una moderna Shahrazād de "Le mille e una notte". È un romanzo di avventura e spesso apparentemente potrebbe sembrare di perdersi in questo marasma di nomi, luoghi, spostamenti e cambiamenti. Eppure non accade, sospinti in avanti pagina dopo pagina dal corso dai fatti narrati proprio come accade a Eva Luna. Non ci si abbatte e si guarda negli occhi il mutamento con audacia e coraggio, senza voltarsi indietro.
Di Valentina Mazzella
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