mercoledì 20 maggio 2020

Lady Susan e l'antieroina della narrativa di Jane Austen



RECENSIONE - La vedova Susan Vernon è una donna manipolatrice e arrivista, una persona falsa, un concentrato di egoismo e ipocrisia. È così cinica, calcolatrice e insensibile che alla fine è impossibile non trovarla adorabilmente esilarante. Ovviamente stiamo parlando della meschina protagonista del libro "Lady Susan", uno dei romanzi giovanili della intramontabile Jane Austen che è stato pubblicato post-mortem. Si tratta di un volumetto tascabile che si legge davvero tutto in un fiato. La breve storia viene raccontata in formato epistolare. Perlopiù si tratta delle lettere che la pessima Lady Susan invia alla sua amica Mrs Johnson e di quelle che la cognata Mrs Vernon scrive invece alla propria madre a proposito della stessa Lady Susan. La trama non è eccessivamente contorta, ma la costruzione dei personaggi valorizza al cento per cento gli intrecci. Nonostante sia un'opera ancora un po' acerba dell'autrice, come dimostra il finale un po' troppo sbrigativo, è già un esempio lampante dell'irriverente e pungente ironia della Austen

Tra pettegolezzi e imbrogli vari, Lady Susan si presenta come un personaggio immorale, furbo, scaltro e senza scrupoli. Una civetta con i fiocchi che, grazie al suo avvenente fascino, ha fatto della seduzione una vera e propria arte. In un contesto sociale in cui un buon matrimonio è per il gentil sesso la migliore delle fortune, deride ogni forma di sentimentalismo e romanticismo. A tal punto che non le importa nulla di rendere infelice la stessa figlia, una povera ragazza di sedici anni nei cui confronti non prova un briciolo di affetto materno. Eppure Lady Susan riesce quasi sempre a raggirare il prossimo, in particolar modo gli uomini di cui conquista irreparabilmente i cuori che non le importa calpestare a proprio piacimento a tempo debito. È una pericolosa Medusa, un'antieroina iconica... ma ciononostante il lettore non può fare a meno di amarla. Pagina dopo pagina certamente si rivela una persona che nella realtà disprezzeremmo senza riserve. Tuttavia non si trattengono il sorriso e l'ilarità dinnanzi all'orgoglioso opportunismo di Lady Susan che potremmo quasi definire "sorella cattiva" delle eroine più classiche e famose della stessa Jane Austen

Recensione di Valentina Mazzella


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