RECENSIONE - "Il fantasma di Canterville" di Oscar Wilde è senza dubbio il genere di storia da consigliare a chi desidera leggere un buon libro, ma magari ha poco tempo da dedicare alla lettura oppure attraversa un periodo in cui ha difficoltà nel concentrarsi. Si tratta infatti di un racconto lungo solitamente pubblicato dalle case editrici in un formato che non supera quello del volume tascabile. Ed effettivamente, se si ha voglia, "Il fantasma di Canterville" si lascia leggere tutto d'un fiato in meno di due ore. Questo non semplicemente per la brevità del testo, ma anche e soprattutto per la natura scorrevole, semplice e divertente della storia scritta da Oscar Wilde in gioventù.
Lo scrittore irlandese racconta la vicenda della famiglia americana Otis che, giunta nell'antichissimo castello di Canterville, si ritrova ad avere a che fare con il fantasma di Sir Simon Canterville il quale da ben tre secoli terrorizza gli abitanti della nobile dimora. Gli statunitensi tuttavia sono fatti di tutt'altra pasta a quanto pare e daranno filo da torcere allo spettro da cui non sono per niente spaventati. Con grande ilarità e ironia, Wilde nel 1887 evidenziò così le differenze fra il progressismo della cultura, del cinismo e della politica americana da un lato e la tradizione aggrappata all'etichetta e all'aristocrazia del Regno Unito dall'altro. Sebbene non sia il cavallo di battaglia dell'autore, "Il fantasma di Canterville" resta un ottimo e prezioso pezzo di letteratura davvero piacevole da conoscere. Una lettura che vale la pena approfondire, fosse anche solo per le spassose risate che il libro regala.
Recensione di Valentina Mazzella
Copyright © 2019 L'albero di limonate by Valentina Mazzella. All rights reserved
Nessun commento:
Posta un commento