venerdì 8 ottobre 2021

"Adalina - L'eterna giovinezza": commedia romantica e senza pretese con una raffinata Blake Lively


RECENSIONE - E se si potesse vivere per sempre? Se fosse possibile non invecchiare mai e restare eternamente giovani e belli? Il tema dell'immortalità rimbalza dalla letteratura al cinema da lunga data ed ecco che il film "Adalina - L'eterna giovinezza" (2015) di Lee Toland Krieger si inserisce perfettamente in questo filone narrativo. La sceneggiatura di Hugh Ross non brilla esattamente per i colpi scena a sorpresa e fa spesso ricorso a espedienti semplicistici, eppure la storia cattura lo stesso lo spettatore e le sue emozioni. Il film racconta la vita di Adaline come quella di un moderno Dorian Gray: la storia di una donna nata nel 1908 che a 29 anni smette di invecchiare ed è costretta ad attraversare le varie epoche storiche cambiando identità e documenti ogni dieci anni sotto falso nome per non diventare una cavia da laboratorio. Nel frattempo vive la sua condizione come una maledizione che di fatto la condanna a vedere la figlia invecchiare e a condurre un'esistenza di solitudine, ad eccezione di fugaci amori. Tuttavia, come in ogni fiaba che si rispetti, nel finale è l'amore che salva la protagonista. 

Si tratta dunque di una commedia sentimentale e un po' drammatica che avvolge il pubblico soprattutto grazie all'estetica raffinata che le scenografie, la fotografia e i costumi riescono a ricreare. Si pensi ai vestiti, alle acconciature e al trucco capaci di esaltare la bellezza e l'eleganza senza tempo di Blake Lively, il cui talento dà giustizia a un'ottima interpretazione dell'affascinante Adalina. Il cast di tutto rispetto vanta inoltre un impeccabile Harrison Ford e il giovane Michiel Huisman. Le atmosfere che si rincorrono alle volte riportano alla mente quelle de "Il curioso caso di Benjamin Button" (2008), ma senza profonde riflessioni sul senso dello scorrere del tempo. Forse è questa l'unica grande pecca del film: l'aver rinunciato a un'analisi psicologica dei personaggi più accurata di fronte all'immortalità per arroccarsi unicamente nella dimensione romantica della vicenda. L'aver sprecato l'opportunità di meditare sul modo in cui oggi le rughe e l'invecchiamento vengano demonizzati nell'era dei bisturi, della chirurgia estetica senza freni e della giovinezza a tutti i costi e a qualsiasi età. 


Di Valentina Mazzella


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